L'Università Popolare Europea è un'associazione culturale senza scopo di lucro nata come istituto accademico della formazione professionale ed organizzata per dar vita a progetti formativi nel mondo dell'investigazione privata, della sicurezza, della criminologia e criminalistica nonchè della psicologia e sociologia.
E' diretta dal Presidente, GAETANO BERNIERI (Investigatore Privato autorizzato) e dal Vice-Presidente, dott. IGOR VITALE (Psicologo), ed è in stretta correlazione con l'ormai famoso gruppo Facebook, DONNE & DETECTIVES.
E' diretta dal Presidente, GAETANO BERNIERI (Investigatore Privato autorizzato) e dal Vice-Presidente, dott. IGOR VITALE (Psicologo), ed è in stretta correlazione con l'ormai famoso gruppo Facebook, DONNE & DETECTIVES.
Anche attraverso tale gruppo la U.p.e. crea sinergie con professionisti dei settori sopracitati al fine di sviluppare progetti formativi e iniziative sociali.
I principali Consulenti Didattici esterni dell'A.i.i.c.s. e della U.p.e. sono, per il settore Investigazioni e Sicurezza, la dottoressa GIOVANNA POPOLIZIO e per il settore Criminologia e Sociologia, la dottoressa MANUELA CARDONE.
I principali Consulenti Didattici esterni dell'A.i.i.c.s. e della U.p.e. sono, per il settore Investigazioni e Sicurezza, la dottoressa GIOVANNA POPOLIZIO e per il settore Criminologia e Sociologia, la dottoressa MANUELA CARDONE.
Giovanna Popolizio
Laureata in Scienze della Formazione ad indirizzo Investigazione e Sicurezza presso l'Università di Narni-Perugia
Laurea Specialistica in Programmazione e Gestione dei Servizi Sociali presso l'Università degli Studi di Parma Facoltà di Giuriprudenza.
Consulente Didattico A.i.i.c.s.
Laureata in Scienze della Formazione ad indirizzo Investigazione e Sicurezza presso l'Università di Narni-Perugia
Laurea Specialistica in Programmazione e Gestione dei Servizi Sociali presso l'Università degli Studi di Parma Facoltà di Giuriprudenza.
Consulente Didattico A.i.i.c.s.
Emanuela Cardone
Autrice e Coordinatrice del PROGETTO No.S.A. - NO STALKING e ABUSE
Sociologa (Laurea Specialistica in “Politiche Sociali e del Territorio” - Università Federico II).
Master II° Livello in Scienze Forensi (Criminologia, Investigazione, Security e Intelligence) - Università La Sapienza - Coordinatore Scientifico Prof. Francesco Bruno).
Perfezionamento Accademico in Criminologia, Psicologia Investigativa e Scienze Forensi.
“ESPERTO SPSS PER LA RICERCA SOCIALE” - Laboratorio di Sociologia A.N.S (Associazione Nazionale Sociologi).
Autrice e Coordinatrice del PROGETTO No.S.A. - NO STALKING e ABUSE
Sociologa (Laurea Specialistica in “Politiche Sociali e del Territorio” - Università Federico II).
Master II° Livello in Scienze Forensi (Criminologia, Investigazione, Security e Intelligence) - Università La Sapienza - Coordinatore Scientifico Prof. Francesco Bruno).
Perfezionamento Accademico in Criminologia, Psicologia Investigativa e Scienze Forensi.
“ESPERTO SPSS PER LA RICERCA SOCIALE” - Laboratorio di Sociologia A.N.S (Associazione Nazionale Sociologi).
L'Università Popolare Europea è impegnata nello sviluppo di un punto di ascolto delle donne in difficoltà, unitamente ad importanti associazioni ed enti che si occupano dei problemi delle donne e dei minori a 360°...
Siamo impegnati ad aiutare le donne e colei che è disposta a darci una mano sarà accolta a braccia aperte.
Insieme ad i nostri partners cercheremo di stilare convenzioni che possano facilitare gli studi, l'orientamento formativo, l'inserimento nel mondo del lavoro, la risoluzione di problemi personali, familiari e sociali.
Siamo impegnati ad aiutare le donne e colei che è disposta a darci una mano sarà accolta a braccia aperte.
Insieme ad i nostri partners cercheremo di stilare convenzioni che possano facilitare gli studi, l'orientamento formativo, l'inserimento nel mondo del lavoro, la risoluzione di problemi personali, familiari e sociali.
l Team di Consulenti Forensi - formato da investigatori privati, psicologi, sociologi, criminologi, avvocati e genetisti - gestiti dall'U.p.e., grazie anche ai progetti No.S.A. (No Stalking e Abuse a cura della dottoresa Cardone), mira a fornire risposta a chi subisce violenza in tutte le sue forme e in particolare:
- stalking e cyberstalking
- bullismo e cyberbullismo
- streaning e mobbing
- violenze domestiche
- ludopatie
- sociopatie
L’equipe dell'U.p.e. fornirà una valutazione completa del caso a tutte le vittime, o presunte tali, che si rivolgeranno al nostro team, garantendo massima professionalità, riservatezza e tempestività nella gestione della vicenda.
Attraverso l’attività di Consulenti Forensi ed eventualmente di Investigatori Privati autorizzati, verrà fornito il necessario supporto a chi è sotto minaccia, evitando così che la vittima possa esporsi ad un pericolo maggiore tentando di gestirsi da sola e, in caso di attività investigativa privata, verranno evidenziati elementi probatori da presentare all’Autorità Giudiziaria.
L’obiettivo sarà quello di porre in essere un’attività di sostegno alla vittima, al fine di fornirle un quadro realistico della situazione e, nel rispetto della stessa, agire il prima possibile.
Spesso non si parla per paura, o ancor di più per vergogna. La donna teme, perdona, dimentica.
Oggi purtroppo, non possiamo più permetterci errori nell’approccio a questo tipo di scenario: occorre intervenire !
Finalità dell'iniziativa è quella di proporre:
E’ bene ricordare che ogni vicenda ha una sua peculiarità, pertanto non sarà possibile stilare a priori un modello interventistico precodificato. Ogni caso segnalato, e preso in carico, ha bisogno di essere valutato per capire l’idoneo percorso da seguire.
- stalking e cyberstalking
- bullismo e cyberbullismo
- streaning e mobbing
- violenze domestiche
- ludopatie
- sociopatie
L’equipe dell'U.p.e. fornirà una valutazione completa del caso a tutte le vittime, o presunte tali, che si rivolgeranno al nostro team, garantendo massima professionalità, riservatezza e tempestività nella gestione della vicenda.
Attraverso l’attività di Consulenti Forensi ed eventualmente di Investigatori Privati autorizzati, verrà fornito il necessario supporto a chi è sotto minaccia, evitando così che la vittima possa esporsi ad un pericolo maggiore tentando di gestirsi da sola e, in caso di attività investigativa privata, verranno evidenziati elementi probatori da presentare all’Autorità Giudiziaria.
L’obiettivo sarà quello di porre in essere un’attività di sostegno alla vittima, al fine di fornirle un quadro realistico della situazione e, nel rispetto della stessa, agire il prima possibile.
Spesso non si parla per paura, o ancor di più per vergogna. La donna teme, perdona, dimentica.
Oggi purtroppo, non possiamo più permetterci errori nell’approccio a questo tipo di scenario: occorre intervenire !
Finalità dell'iniziativa è quella di proporre:
- colloquio con la vittima per una prima valutazione del caso,
- consulenza psicologica e/o legale,
- sviluppare insieme un piano antistalking: 1° obiettivo tutela della vittima (deve sentirsi protetta e fuori pericolo),
- raccogliere tutti i dati e le prove necessarie per incastrare lo stalker,
- intervento sulla scena di un investigatore privato autorizxzato,
- ulteriori incontri con la vittima,
- decidere come intervenire (da valutare caso per caso).
E’ bene ricordare che ogni vicenda ha una sua peculiarità, pertanto non sarà possibile stilare a priori un modello interventistico precodificato. Ogni caso segnalato, e preso in carico, ha bisogno di essere valutato per capire l’idoneo percorso da seguire.
Uno sguardo ai numeri.
Siamo agli inizi degli anni ’90 quando la nota criminologa Diana Russell (1992) riconobbe nel femmicidio una vera e propria forma di violenza da parte dell’uomo nei confronti della donna in quanto tale.
Passano gli anni e purtroppo il fenomeno non si arresta, anzi.
L’evoluzione del genere umano non corrisponde affatto ad una riduzione di questo tipo di violenza che oggi è diventata grave, assordante. Tant’è che, dinanzi una preoccupante suscettibilità dell’opinione pubblica su questo tema, la Camera dei Deputati e il Senato, nel Maggio 2013, hanno approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul il cui principale obiettivo è quello di prevenire forme di violenza contro le donne, principalmente la violenza domestica, che colpisce le donne in modo spropositato.
Gli ultimi dati Istat rilevati, relativi lo stalking in Italia nel corso del 2010, descrivono una situazione allarmante con 5.110 vittime donne (14 in media ogni giorno), a fronte delle 6.598 denunciate complessivamente. Valori decisamente preoccupanti questi, soprattutto se si considera la violenza nei confronti delle donne in tutte le sue forme: dal reato di violenza sessuale (dove si contano, sempre al 2010, 3.601 vittime su un totale di 3.981 denunce) alle ingiurie segnalate (31.806 sono donne su un totale di 59.421 vittime); dalle minacce (34.810 donne su un totale di 76.708) alle percosse subìte (dove si registrano 7.030 donne su 14.544 totali); dalle lesioni dolose (23.406 donne su 57.716 totali) agli omicidi volontari (158 donne su 530 vittime totali)[1].
Questi dati, presenti nel Rapporto EURES 2013, mostrano uno scenario tutt’altro che confortante dove la componente di genere fa da sfondo a crimini, più o meno efferati.
Considerando il fenomeno nella sua interezza, dobbiamo sottolineare un’oggettiva difficoltà nel rilevare i dati dovuta al fatto che la maggior parte dei crimini nei confronti delle donne si consumano in ambito familiare, e quindi non tutte trovano forza nel denunciare l’uomo che per anni ha giurato di amarla.
A ciò dobbiamo aggiungere la mancanza in Italia di un osservatorio nazionale sul femminicidio, pertanto tutte le informazioni a disposizione le abbiamo grazie ad associazioni, gruppi di donne o istituti privati che annualmente stilano statistiche relative l’incidenza del fenomeno in Italia.
[1] Elaborazioni EURES Ricerche economiche e sociali su dati Istat
Siamo agli inizi degli anni ’90 quando la nota criminologa Diana Russell (1992) riconobbe nel femmicidio una vera e propria forma di violenza da parte dell’uomo nei confronti della donna in quanto tale.
Passano gli anni e purtroppo il fenomeno non si arresta, anzi.
L’evoluzione del genere umano non corrisponde affatto ad una riduzione di questo tipo di violenza che oggi è diventata grave, assordante. Tant’è che, dinanzi una preoccupante suscettibilità dell’opinione pubblica su questo tema, la Camera dei Deputati e il Senato, nel Maggio 2013, hanno approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul il cui principale obiettivo è quello di prevenire forme di violenza contro le donne, principalmente la violenza domestica, che colpisce le donne in modo spropositato.
Gli ultimi dati Istat rilevati, relativi lo stalking in Italia nel corso del 2010, descrivono una situazione allarmante con 5.110 vittime donne (14 in media ogni giorno), a fronte delle 6.598 denunciate complessivamente. Valori decisamente preoccupanti questi, soprattutto se si considera la violenza nei confronti delle donne in tutte le sue forme: dal reato di violenza sessuale (dove si contano, sempre al 2010, 3.601 vittime su un totale di 3.981 denunce) alle ingiurie segnalate (31.806 sono donne su un totale di 59.421 vittime); dalle minacce (34.810 donne su un totale di 76.708) alle percosse subìte (dove si registrano 7.030 donne su 14.544 totali); dalle lesioni dolose (23.406 donne su 57.716 totali) agli omicidi volontari (158 donne su 530 vittime totali)[1].
Questi dati, presenti nel Rapporto EURES 2013, mostrano uno scenario tutt’altro che confortante dove la componente di genere fa da sfondo a crimini, più o meno efferati.
Considerando il fenomeno nella sua interezza, dobbiamo sottolineare un’oggettiva difficoltà nel rilevare i dati dovuta al fatto che la maggior parte dei crimini nei confronti delle donne si consumano in ambito familiare, e quindi non tutte trovano forza nel denunciare l’uomo che per anni ha giurato di amarla.
A ciò dobbiamo aggiungere la mancanza in Italia di un osservatorio nazionale sul femminicidio, pertanto tutte le informazioni a disposizione le abbiamo grazie ad associazioni, gruppi di donne o istituti privati che annualmente stilano statistiche relative l’incidenza del fenomeno in Italia.
[1] Elaborazioni EURES Ricerche economiche e sociali su dati Istat